LP Controlled Bleeding - Songs from a sewer of dreams (VOD, 2007)
Box di quattro LP che raccoglie inediti, live e rarità della band americana, nota per il suo approccio rumoroso fin dagli 80s che la posiziona tra i padri di tutta l'ondata di noisers degli ultimi anni, ma fa luce anche su altri aspetti. Il primo LP è praticamente un nuovo album di Controlled Bleeding, fatto dal solo Paul Lemos e registrato nel 2007, validissmo, un sound industriale piuttosto mistico rispetto agli standards passati. Nel secondo LP compaiono spezzoni della fase impro tra il 1998-2003, con Joe Papa naturalmente, in cui si spazia tra noise/grind destrutturato e strampalature alla Skin Graft, con chiari rimandi a Boredoms e Locust. In "Schist" alla batteria c'è Tatsuja Yoshida dei Ruins. Pura bozzettistica estemporanea, prendere o lasciare, sull'altro lato invece Lemos/Papa tornano con tre pezzi fra power-electronics e interludi. Il terzo LP è contraddistinto da un'interessante session live con i Borbetomagus nel 1984, psycho-sax-electronics col marchio di garanzia, mentre in altri due assalti sonori al Flipside Studios compare il recentemente deceduto Chris Moriarty, uno dei tre membri storici. Il periodo era quello di "Knees and bones" e il materiale fa parte delle numerose ore di registrazione che non finirono su quel mitico disco, ma ottennero in parte visibilità pure nel ripescaggio targato Dark Vinyl di "Plegm Bag Spattered". Infine, sul quarto LP alcune chicche come un "live at the Clubhouse" addirittura del 1978, nella line-up figurano oltre a Lemos, Ralph Rosen e Jack Salerno, un sound che richiama i primordi di certa sperimentazione wave-industrial. Si susseguono poi alcuni brani del loro periodo "wave", il singolo "Wall of China love letter/No flies/Veal" e passaggi live alla Stonybrook University, tutto fra il 1980 e l'82. La chitarra di Lemos di per sè non sarebbe male, ma è vanificata dalle irritanti tastiere ed organetti pseudo-prog di Gary Pecorino. Per fortuna la chiusura e affidata ancora ai Moriarty/Lemos del 1983. Per gli appassionati del gruppo si tratta di un must, anche se alcuni passaggi hanno mero valore documentaristico, ma tutto sommato, quanti gruppi conoscete che in 30 anni di carriera non si siano concessi qualche porcheria?
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